La rosa
Le descrizioni che seguono sono state adattate dal discorso che Francesco Nardini ha tenuto in occasione della premiazione.
Aboufaris Achraf
È il fratello del nostro presidente. Dall’alto del suo metro e novanta, un portiere portato dal vento del Sahara.
Bernardi Mattia
Portiere e degno sostituto del nostro capitano. Ogni volta che è stato chiamato in causa ha risposto alla grande. Cassaforte e saracinesca.
Annibali Marco
In prossimità dell’entrata dell’alveare si trovano le api guardiane, che pattugliano la porta e impediscono agli intrusi di entrare. Mai paragone fu più azzeccato per questo nostro difensore.
Mutala Mohammed
Idolo della folla che per lui fa sentire il suo applauso fino al Ghana. Nel suo corpo scorre il caldo sangue dell’equatore, ma in campo è freddo come il vento del nord. Possente come il leone della Savana.
Stefanelli Luca
Il compagno di reparto ideale in difesa. La nostra sicurezza, il terrore degli attaccanti avversari. La torre, il muro, la fortezza. Imponente.
Zazzeroni Nicola
Eccezionale sia in fase difensiva che in quella offensiva. Non fatevi ingannare dal suo aspetto angelico. Rivelazione di questo campionato. Ineccepibile.
Ciacci Simone
Quando attacca si beve gli avversari come fossero Campari®. Inafferrabile sia in campo, che al bar. Applausi.
Battazza Andrea
Il più anziano della rosa, ma nonostante tutto ha una condizione atletica invidiabile. Dove non arriva il fisico subentra l’esperienza. Più affidabile del vostro migliore amico. Monumentale.
Arcangeli Giacomo
Potrebbe correre 300 minuti senza andare in affanno. Segni particolari: “tranquillo”. Un inno all’infaticabilità.
Betti Nicola
I suoi occhi hanno i colori della nostra bandiera. È talmente affezionato al suo lavoro che se lo porta anche al campo: dove passa falcia erba, gambe e pallone. Il più bello.
Bianchi Giovanni
È nato a Francoforte, ma il suo sangue è calabrese. Cresciuto in questo piccolo borgo, il compagno di squadra che tutti vorrebbero. Inimitabile.
Scripniciuc Ion
Venuto dall’Est per insegnare calcio. Il più talentuoso della rosa è il maestro moldavo.
Giulioni Filippo
Ha un forte debole per il cartellino giallo, ma il suo vero amore è il cartellino rosso. Fondamentale in questa stagione. Mastino.
Battelli Andrea
Numero 8, il cuore di questa squadra. Chiude la stagione con 10mila palle recuperate, 6 assist e 3 gol. La grinta e la determinazione. Metronomo.
Politi Mirco
Si è fatto pregare più di Padre Pio, quest’anno è arrivato a stagione in corso ma è stato fondamentale per la conquista del titolo. Giocatore di un’altra categoria. Animale.
Saltarelli Alberto
Lo hanno definito “lo scappato di casa”. Lui a casa ci ritorna con una medaglia e una stagione da incorniciare. Un campionato vissuto da protagonista. Lottatore.
Ceccarini Simone
Ha passato tutta la stagione a dipingere. Il suo pennello è il piede sinistro, la sua tela il campo da calcio. Il nostro gioiello, la punta di diamante. Il numero 10.
Guerra Francesco
Altra rivelazione della stagione, salta gli avversari come fossero birilli. Ha sempre il pallone attaccato ai piedi, a volte anche troppo. Importantissimo in fase offensiva. Promessa.
Carloni Alessandro
Con 8 gol in questa stagione è il secondo miglior marcatore della rosa. Il bomber che non ti aspetti, la magnifica sorpresa. Folletto.
Paparo Luca
Un concentrato di talento come il suo idolo Diego Armando Maradona. Uno scugnizzo arrivato direttamente dallo stadio San Paolo di Napoli.
Mauri Abramo
Visto per la prima volta in un afoso venerdì di agosto che correva libero nelle praterie. Per il nostro presidente fu subito amore. Il mai domo, lo stallone, la furia.
Cappellini Giovanni
Non ha segnato in questa stagione solo perché lo riteneva troppo facile. Per il prossimo anno ha già promesso 30 gol. Un nome acclamato dai tifosi per classe, estro e fantasia. Standing ovation.
Sanchini Stefano
Ha il fiuto per il gol come un cane lo ha per il tartufo. Nonostante l’infortunio chiude con 14 reti in questa stagione. È stato paragonato a Robert Lewandowsky. È il capocannoniere della squadra. Mattatore.
Allenatore: Campagna Leandro
La mente di questa squadra. Un mix di serietà, professionalità ed eleganza. Alla sua prima panchina ufficiale, il suo primo titolo. Un esempio per tutti i ragazzi. Profeta e condottiero
Capitano: Cangini Matteo
La colonna portante, il numero 1, il nostro capitano, l’impenetrabile. Farà sentire la sua voce possente dalla porta, dalla panchina e anche da casa sua, se vi azzarderete a farvi trovare fuori posizione.